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L'Artigianato
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L'economia del paese si basa soprattutto
sulle attività turistiche, un tempo anche sulla
lavorazione del legno.
Fino dai tempi più antichi esistevano
nell'Alto Casentino ottime condizioni ambientali e tecnico-economiche
per la nascita delle piccole botteghe del legno. Durante il
lungo inverno infatti nell'interruzione dei lavori agricoli,
i laboriosi montanari che disponevano abbondantemente di materie
prime cercarono nel lavoro del legno una fonte di guadagno
complementare a quella della coltivazione della terra o del
taglio del bosco.
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Il principale centro di questa attività
fu Badia Prataglia, sorta intorno all'antica
abbazia ai margini della foresta, dove boscaioli, carbonari
e pastori costruirono le loro case, origine degli attuali castelletti.
Le componenti essenziali di questa vita artistica sono il paesaggio
e il lungo inverno. Nelle lunghe giornate d'inverno il forte montanaro
abituato all'aria aperta della montagna, costretto a stare in casa,
quasi per passatempo comincia a costruire qualcosa di utile fabbricando
mestoli ed altri utensili domestici in legno.
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Negli anni successivi questo lavoro passò
da un’attività invernale dovuta ad esigenze familiari ad
una vera e propria lavorazione artigianale intesa come attività
remunerativa; nonostante questa produzione fosse rozza e primitiva,
suppliva a questa carenza la modicità del prezzo. Nonostante
la lavorazione del faggio a Badia Prataglia risalisse a tempi remoti
(1286) solo con l'inizio del 1800 si ha un perfezionamento
ed un ammodernamento delle tecniche di lavorazione, grazie soprattutto
all'insegnamento di artigiani fatti venire dai montagnoli dalle
grandi città (Fiesole). In particolare fu introdotto a Badia
Prataglia l'uso del tornio, fino a quel tempo sconosciuto,
che permise un notevole aumento di produzione ma anche di qualità.
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L'artigianato del legno in Casentino, come del
resto tutte le altre attività, fu influenzato dalle alterne
vicende storiche, politiche e in particolar modo dall'Unità
d'ltalia. A partire da questo periodo si ha un maggiore sviluppo
delle vie di comunicazione con conseguenza l'aumento delle attività
commerciali e maggior varietà degli articoli artigianali.
L'apice di questa varietà di produzione fu raggiunta nel 1887
quando gli artigiani di Badia Prataglia vinsero il primo
premio del Ministero dell'Agricoltura, Industria e Commercio per
la numerosa varietà degli oggetti (234). In seguito la lavorazione
del legno si è dovuta perfezionare non solo tecnicamente
ma anche stilisticamente per due diversi motivi.
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Il primo di carattere esclusivamente economico,
in quanto forte era la concorrenza dei lavori in ferro
e l'aumento del costo della materia prima.
Il secondo ha un carattere più sociale
in quanto gli oggetti prodotti fino a quel momento,
utensili di uso comune molto rustici, non corrispondevano
alle esigenze di una classe sociale che, proprio allora
si avvicinava a questo genere di prodotto.
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L'occasione per affinarsi stilisticamente si
presentò agli artigiani quando Badia Prataglia oltre che
il principale centro della lavorazione del legno in Casentino divenne
anche il più importante luogo di villeggiatura.
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Si ebbe così l'incontro diretto fra produttore
e consumatore. L'artigiano cercò di esaudire le esigenze del villeggiante
stilisticamente più raffinato, cominciò così a migliorare
l’usuale produzione di utensili di uso familiare, ma, quello che
è più importante, a produrre oggetti destinati
anche ad altri usi come l'arredamento. Si raggiunsero così
delle forme non solo più raffinate ma anche artisticamente
valide. Oggi purtroppo sono rimaste pochissime testimonianze di
quella che è stata l'antica produzione artigianale.
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Tra i prodotti principali degli artigiani di
Badia Prataglia ricordiamo: la produzione su castagno di
utensili domestici, soprammobili, lampadari, cassapanche, cantinette,
carrelli, portabottiglie, vari oggetti per arredamento ed altre
suppellettili; la lavorazione del faggio, quercia, cerro
per la produzione di "vangigli" (manici per pale e zappe),
da vanga, da pala e taglieri; la produzione di, taglieri, votazze
e pale e lavorazione su faggio, produzione utensili domestici: mattarello,
uova da rammendo, mortai, fusi.
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