La Grotta

 

In località La Casina, lungo la strada che da Badia Prataglia porta a Corezzo e a Rimbocchi e di lì a La Verna, si trova una cappella dedicata alla Madonna di Lourdes, comunemente chiamata la Grotta, fatta costruire nel 1939 dal sacerdote Lorenzo Mondanelli.

Don Lorenzo, nato a Badia Prataglia nel 1878, era partito come missionario per l'America del Sud nel 1905, prima con destinazione l'Argentina poi Chillán in Cile dove, oltre alla chiesa, edificò una scuola ed un ospedale ancora oggi funzionanti. Fu qui che nel gennaio del 1939 rimase vittima insieme ai suoi fedeli di un terremoto che colpì gravemente tutta la missione; egli si salvò per miracolo pur essendo travolto da una trave e riportando ferite alla testa.

Il suo vescovo, per consentirgli di rimettersi, gli concesse un permesso di un anno da trascorrersi in Italia e fu in questa occasione che, per ringraziare della protezione ricevuta dalla Madonna, Don Lorenzo fece costruire la cappella entro lo spazio di una grotta naturale dove da bambino si riparava dalla pioggia quando andava a portare al pascolo le pecore.

Nel gennaio del 1940 Don Lorenzo si imbarcò nuovamente per il Cile, portando con se anche la giovane nipote Tersilia. La sua nave non arrivò però mai sulle coste del paese sudamericano perché su di essa scoppiò un incendio quando si trovava ancora in Europa, vicino a Marsiglia, causando più di 300 vittime fra coloro che perirono tra le fiamme e coloro che per salvarsi si buttarono in mare ed affogarono. Don Lorenzo anche questa volta attribuì alla protezione della Madonna la salvezza propria e della nipote e da Marsiglia fece ritorno in Italia dove rimase come parroco di Serravalle fino al 1946.

Fu in quell'anno che, terminata la guerra, il suo vescovo lo richiamò in Cile dove rimase fino a pochi anni prima della morte avvenuta nel 1962.

La Madonna della Grotta non ha però protetto solo il suo edificatore: nel 1944 infatti, durante la guerra, alcuni giovani proprio all'interno della piccola cappella trovarono rifugio, salvandosi così la vita, quando furono fatti oggetto di una serie di attacchi aerei mentre venivano costretti a camminane in colonna dai tedeschi.